
CHI SALE, CHI SCENDE
Ebbene sì. C’è chi guadagna posizioni, chi irrimediabilmente le perde, come avviene del resto in ogni società che si rispetti. E anche quella lucchese non è immune da balzi in avanti o arretramenti. Ormai alle porte dell’estate, non c’è periodo migliore per vedere chi sale e chi scende tra personaggi pubblici, territori, ma anche situazioni che abbiamo vissuto negli ultimi mesi.
ECCO A VOI LE PRIMARIE
A mali estremi, cari lettori, estremi rimedi. E’ vero, manca sempre un anno alle elezioni pe il nuovo sindaco del comune di Lucca. Ma una cosa è già chiara: siccome né centrodestra né centrosinistra hanno intenzione di fare le primarie (spero vivamente di essere smentito, e che alla fine soprattutto il Pdl ci pensi seriamente...) allora le primarie le facciamo noi. Virtuali, certamente. Magari non rituali o seriose. Però almeno proviamo a ipotizzare cosa potrebbero fare certi personaggi nel caso dovessero gareggiare e poi vincere.
GUARDIAMOCI IN FACCIA
Va detto francamente: il tempo di cincischiare è finito. La situazione va affrontata di petto, quando
CAPITALE UMANO
Non passa mese, a Lucca, che qualcuno non chieda la realizzazione di un nuovo auditorium, di spazi espositivi, o ancora di contenitori per questa o quell’attività. E non passa settimana che l’agenda cittadina non registri conferenze, incontri, presentazioni di libri, mostre e chi più ne ha più ne metta. Molti appuntamenti di qualità, non c’è dubbio, a fronte di tanti che però lasciano il tempo che trovano. Lungi da me fare una classifica sulle cose più o meno interessanti, anche perché tutto è opinabile e ognuno ha i propri gusti.
CHI BUTTIAMO DALLA TORRE?
Bella Lucca eh? Non finisce mai di stupirci per il suo fascino. Ma non voglio certo elencare qui gli scorci più o meno belli. Questa volta invece i monumenti ci ispirano un gioco. Uno di quelli semi-seri, ma anche irriverenti. Perché quando ci vuole ci vuole. Transitando da via S.Andrea
VUOTO A PERDERE
NON SO se ci avete fatto caso, ma a Lucca abbiamo un vizio. Ci dimentichiamo presto dei meriti che certi protagonisti della vita cittadina hanno avuto, ma anche dei vantaggi che alcune situazioni hanno portato e portano. Insomma fatti e personaggi , dopo aver esaurito la fase di convenienza o novità, perdono subito di valore, tanto da poter essere bollati come inutili. Il tutto annacquato in una sorta di Panta Rei, cioè il tutto scorre: ma nel senso negativo del termine, quasi non ci eccitassimo più di niente.
AMERICANI DI LUCCA
Bernie è un ingegnere originario di Tassignano che ha fatto fortuna a Chicago, dove vive con la moglie e i figli. Ora è in pensione. Pensate un po’: tra le bambine che frequentavano con lui l’asilo nella frazione capannorese, c’era anche quella che sarebbe diventata la sua futura sposa. Ma, ironia della sorte, quella ragazza la conobbe e se ne innamorò lungo la strada dell’America, non nel paese in cui era nato: quando si dice il destino... Mike invece è un ragazzo dell’Illinois pieno di speranze: ha superato da poco i 20 anni, e i suoi nonni sono lucchesi Doc.
IL LABIRINTO E LE PORTE
Sono la caratteristica di Lucca, e prima o poi dovremo davvero decidere come farle funzionare. Mi riferisco forse alle affascinanti torri? Ma no. Alle cento chiese? Macché. Alle Mura? Neanche. A via Fillungo?
GLI INCUBI NOTTURNI SI RIVELANO VERI
Sarà l’arrivo della primavera, sarà che quel detto «aprile dolce dormire» è proprio sacrosanto, fatto sta che il sonno in questo periodo è sempre più desiderato, e ne vorremmo avere chissà quante ore in più. Non so voi, però a me capita che il risveglio ultimamente sia più lento del solito. E quando la lotta con la sveglia sul comodino si fa ardua, gli incubi notturni si moltiplicano. Io questa settimana ne ho avuto parecchi, e non ho certo problemi a svelarveli.
LE PAROLE CHE FERISCONO
Va detto chiaramente. Qualcuno sta giocando allo sfascio. Per la verità il nostro giornale lo aveva già denunciato già nei giorni scorsi, lanciando la campagna (che è ancora in corso) dal titolo «Io penso positivo, amo Lucca». E oggi lo ribadiamo con forza. Siamo felici che anche il prefetto Giuffrida abbia voluto lanciare il messaggio, snocciolando i dati freschi sulla criminalità e in qualche modo tirando le orecchie a chi ingigantisce: certo, anche qui i problemi esistono, ma ora è altrettanto chiaro che c’è chi distorce la realtà.
