
Se Mourinho continua così torna Mancini
Volevo parlare anch’io del deludente Mourinho di Genova (che ha sbagliato sul piano tecnico e dialettico) ma il direttore Jacobelli mi ha anticipato con un intervento di gran classe. E allora mi permetto di allargare il giudizio sull’allenatore portoghese partendo da lontano. Partendo dalla storica prodezza di vincere una Champions con il Porto e continuando con la sua permanenza al Chelsea costellata di molte luci e poche ombre.
Il bilancio di Mourinho: molte parole, moltissimi soldi e pochi fatti
Molte parole, moltissimi soldi e pochi fatti: è questo, finora, in tutta obiettività, il bilancio dello Special One in versione italiana. Il resto, appunto, sono chiacchiere. Ma eccoci, come dire?, al riassunto delle puntate precedenti. Mourinho mette piede in Italia nella scorsa stagione e guida quella che è universalmente riconosciuta la migliore squadra del campionato.
Alleluja: Buffon è tornato il numero uno al mondo
Ricordate il Buffon della scorsa stagione?
Vargas crossa e Gilardino segna: due giganti fanno volare la Fiorentina
Vargas fa un cross da favola, Gilardino colpisce di testa con uno stacco degno di un Gigi Riva d’antica memoria e la Fiorentina mette a tacere il Cagliari. Sembra di essere tornati ai tempi di Pasqual e di Toni, ricordate? Il terzino calciava d’interno sinistro e l’ariete modenese infilava dentro da cannoniere di razza.
La fame della Vecchia Signora e la pancia piena del Diavolo
La fame della Vecchia Signora e la pancia piena del Diavolo. Si spiegano così il successo, magari un po’ fortunato, della Juve a Roma con la Lazio e il mesto pareggio del Milan a Livorno.
Vi svelo perchè Ibra ha lasciato l'Inter
Quando Ibrahimovic dice ‘Inter ringraziami perché non vincevi uno scudetto da diciassette anni e io te ne ho fatto vincere tre’ dice una verità scomoda ma pur sempre la verità. Una verità che equivale a una dichiarazione di guerra in vista del gigantesco scontro di Champions di mercoledì fra Barcellona e Inter. Ma Ibra è fatto così, magari è antipatico, magari è arrogante ma mai ipocrita.
Diego e Samuel bocciati come Cassano: mal comune mezzo gaudio?
Mal comune mezzo gaudio? Sotto certi aspetti sì. Se il tuttologo Lippi, sempre più suscettibile e imbufalito, pecca gravemente nel tenere fuori Cassano vien da pensare, ad occhio e croce, che anche Maradona che ignora Samuel e anche Dunga che snobba Diego non sono da meno.
Caro Lippi, bisogna cambiare: per andare avanti la fortuna non basta
Italia azzurro tenebre, la fortuna ci aiuta con la Georgia ma non ci farà, non può farci arrivare lontano. Il motivo è semplice: quest’Italia è vecchia, ha la pancia piena e i giovani non offrono grandi garanzie. E il tuttologo Lippi (che interviene sulla tessera del tifoso, sulle primarie del Pd, su chi vince lo scudetto e su altro ancora) sembra ormai prigioniero del suo mito.
Ranieri alla Roma: giustizia è fatta
Ranieri alla Roma: giustizia è fatta. Perché un ottimo professionista come il romano di Testaccio che ha portato la terremotata Vecchia Signora del dopo Calciopoli a un terzo e a un secondo posto molto onorevoli non meritava un licenziamento in tronco (a due giornate dalla fine) che con il proverbiale stile Juve c’entra come il cavolo a merenda.
Con Diego e Felipe Melo è un'altra Juve. Ma l'Inter è ancora la più forte
La Juve che vince e convince a Roma ha dato una bella dimostrazione di forza. L’ha data perché nelle vecchie e valide strutture dello scorso anno sono stati inseriti un pezzo di lusso come Diego, un pezzo forte come Felipe Melo e un pezzo d’antiquariato (ancora prezioso?) come Cannavaro.
